MILANO – Martedì inizia il Festival di Sanremo, ma sarò lì già domenica per le operazioni di accreditamento, le foto tessera, i pass per l’ingresso nella Sala Stampa RAI al Teatro Ariston e per Casa Sanremo dove i principali network nazionali organizzano gli eventi e i party dell’ospitalità con gli artisti in gara, i discografici, i cronisti delle riviste specializzate, i cantanti del passato che hanno piacere di essere presenti per un saluto e ovviamente anche noi corrispondenti della Stampa Estera che seguiamo il Festival e il Dopofestival.
Anche quest’anno Radio 1 New York mi ha scelto come inviato, è il settimo anno che racconto in diretta la principale manifestazione musicale del nostro Paese e sarà la quarta edizione come corrispondente dell’emittente più seguita dagli italo-americani che risiedono negli Stati Uniti e i suoi programmi raggiungono anche il Canada, coprendo la maggior parte degli stati dell’America del Nord dove vivono i nostri connazionali.
Quest’anno, come nella scorsa edizione, farò parte della Giuria tecnica che nella determinazione della graduatoria delle canzoni interpretate in ciascuna serata e nella votazione finale avrà un peso percentuale del 30% per la formazione della classifica e l’assegnazione del titolo all’artista vincitore. La Giuria tecnica è composta dai 200 cronisti accreditati nella Sala Stampa al Teatro Ariston che sono quasi sempre i capi-redattori dei principali quotidiani, dei periodici specializzati in musica, spettacolo e gossip, i corrispondenti delle grandi radio e delle televisioni a copertura nazionale e una decina, come me, in rappresentanza della Stampa Estera.
Il Festival comunque stacca circa 1.300 accrediti a giornalisti, fotografi e operatori dell’informazione. Tuttavia solamente 200 ricevono il pass dalla RAI per accedere alla Sala Stampa dentro al Teatro Ariston, mentre gli altri 1.100 seguono i vari passaggi della manifestazione in un’altra sala in collegamento dal Palafiori.
Paolo Campiglio, inviato di Radio 1 al Festival di Sanremo
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